
12 Nov IL CATALIZZATORE OSSIDANTE: STRATEGIE DIAGNOSTICHE DI VERIFICA FUNZIONAMENTO
Buongiorno, oggi nuovo articolo di blog per tutti i nostri cari followers.
In foto una schermata diagnostica di MERCEDES-BENZ Actros EURO6. Sappiamo che il catalizzatore ossidante (DOC) è un elemento imprescindibile dei moderni impianti di post-trattamento gas di scarico perché assolve a due compiti:
1. ossida HC e CO;
2. ossida NO ad NO2, nel giusto rapporto che garantisca il funzionamento anche del DPF e del catalizzatore SCR.

Senza ricorrere alle nostre (complesse) analisi chimiche, capire se la sua funzionalità risulta compromessa (vetustà, avvelenamento) può essere facile perché basta la diagnosi… 

Il catalizzatore ossidante (DOC), nell’espletamento dei suoi due compiti, genera calore (quelle reazioni di ossidazione sono esotermiche) e dunque basta osservare con cura, ai diversi regimi di funzionamento del motore, se la temperatura in uscita è più alta di quella in ingresso! 

Solitamente, vedremo un delta T che si attesta dai 30 gradi C in su e ciò dimostra che il catalizzatore ossidante (DOC) sta facendo il suo lavoro…
Naturalmente, se questo gradiente termico non c’è vuol dire il contrario, ovvero che il catalizzatore ossidante (DOC) è “stanco” e necessita di essere sostituito, pena l’invalidazione di tutto l’impianto di scarico.
Stay tuned e… CI VEDIAMO IN OFFICINA! 
