ACCUMULO di UREA CRISTALLIZZATA negli IMPIANTI di SCARICO: CAUSE e SOLUZIONI

Buongiorno, oggi nuovo articolo di blog per tutti i nostri cari followers.
In foto, abbiamo un impianto di scarico di SCANIA EURO6 a doppio camino con accumulo di urea cristallizzata e le foto sono relative alla sezione di uscita dei due DPF.
Il veicolo ha 960k km all’attivo e il collega ha sostituito per due volte entrambi i DPF ed una volta il modulo AdBlue e relativo iniettore, senza però ottenere risultati…
Perché?
Perché il problema è chimico!
E, a dispetto di quanto si potrebbe pensare, riguarda i due catalizzatori ossidanti: i DOC sono privi di fase attiva e non riescono più ad ossidare gli NO ad NO2 (ricordiamo che la loro somma sono gli NOx).
Il motore diesel produce circa il 95% di NO e il 5% di NO2 ma, affinché i sistemi di abbattimento funzionino, c’è bisogno di eguagliare (all’incirca) queste quote.
Avere un giusto rapporto tra NO ed NO2 fa in modo che tutto funzioni correttamente: i DPF, che necessitano di NO2 per l’auto-rigenerazione, e gli SCR, che necessitano di ricevere la giusta quota di entrambi.
Se gli NO sono troppi, le iniezioni di AdBlue saranno molto più frequenti e quell’eccesso di additivo solidificherà con accumulo di urea cristallizzata… 🧐
Dunque, un problema a valle generato da un malfunzionamento a monte… ✅
Stay tuned e…CI VEDIAMO IN OFFICINA! 👌🏻